I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
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A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
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I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
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I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
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I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
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Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
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FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
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I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
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Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
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Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
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Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
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Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
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Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
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I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
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I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
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Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
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I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
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La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
I chiusini in composito presentano un peso inferiore fino al 60% rispetto a quelli in ghisa. La leggerezza assicura una maggiore maneggevolezza sia in fase di installazione sia nelle operazioni di manutenzione con risparmio di tempo, manodopera e mezzi. Il peso ridotto consente una significativa diminuzione dei costi di trasporto.
L’allungamento nelle ghise sferoidali può arrivare fino al 18%, con i problemi di deformazione che ne conseguono in fase di ispezione e manutenzione.
Il chiusino in composito presenta una minima interferenza a frequenze radio. I test eseguiti presso un laboratorio specializzato confermano una bassa riduzione del segnale. Gli operatori delle infrastrutture di comunicazione possono verificare velocemente con sistemi RFID il posizionamento delle reti.
A confronto con il chiusino in ghisa che può essere venduto per la rifusione del metallo, quello in composito non ha valore per i ladri. Si riducono in tal modo i potenziali incidenti e gli ulteriori costi di manutenzione causati dai furti.
I sistemi in ghisa, a causa di un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa, possono generare problemi di rumore con il passaggio di veicoli o persone. I chiusini in composito riducono notevolmente questo tipo di disagio.
La superficie della fascia superiore con motivi in rilievo realizzata secondo la norma EN 124 garantisce condizioni di sicurezza anche in caso di tempo avverso grazie alle caratteristiche antisdrucciolo.
Il chiusino in composito non conducendo energia elettrica protegge i pedoni da eventuali dispersioni elettriche, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.
Il chiusino posto a contatto con una fonte di calore si riscalda in un tempo molto più lungo rispetto ad uno analogo in ghisa.
Speciale finitura superficiale zigrinata antigraffio.
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione nè all’attacco della maggior parte delle sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente agli agenti chimici.
Resistente alle più alte e più basse temperature in un range di -40°C a 100°C, il chiusino M.M. è particolarmente adatto alle condizioni climatiche avverse.
Basso consumo di energia e conseguente emissione di anidride carbonica durante il processo di produzione. Il chiusino in PRFV può essere riciclato attraverso un procedimento meccanico e riutilizzato per la realizzazione di sottoprodotti.
La personalizzazione del chiusino con i loghi del cliente e i loro disegni è disponibile su richiesta. La risoluzione del disegno di superficie risulta molto più chiara rispetto ai chiusini in ghisa o in altri materiali.
FIBERTOP, il chiusino in composito della M.M. ha superato le stesse prove di carico del suo omologo in ghisa ai sensi della norma EN 124:2015, quindi è certamente resistente ai carichi tanto quanto un tradizionale chiusino in ghisa.
La permeabilità delle onde elettromagnetiche del materiale consente il passaggio del segnale in caso di antenne interrate. È inoltre utile agli operatori delle infrastrutture delle telecomunicazioni per rintracciare attraverso sistemi RFID il posizionamento delle reti. Ciò consente di velocizzare le operazioni di manutenzione evitando inutili sprechi e disagi.
I chiusini in PRFV si adattano all’utilizzo in tutti i contesti, urbani e non. Si rivelano particolarmente utili nelle località di mare grazie alla resistenza alla corrosione dell’atmosfera salmastra.
L’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante (stazioni di servizio, grandi magazzini di carburanti). Il chiusino petrol station, antistatico e a tenuta stagna, garantisce sicurezza e protezione da contaminazione e facilita le operazioni di rifornimento con il doppio coperchio/tappo centrale.
I sistemi di raccolta delle acque reflue hanno problemi derivanti dalla presenza di solfuro di idrogeno (H2S) e relativi odori. I chiusini in PRFV non subiscono la corrosione dei gas fognari e sono progettati per controllare al meglio gli odori mediante guarnizioni.
La resistenza termica del materiale garantisce la sicurezza anche in caso di fughe di vapore nelle reti di teleriscaldamento.
Il chiusino in PRFV non conduce elettricità. È pertanto utile in zone caratterizzate dalla presenza di alta tensione per la sicurezza degli operatori e degli utenti.
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